VISIONI DELLA MENTE. La salute mentale al cinema

Gli Stati della Mente e ULSS 8 Berica, in collaborazione con Kairosdonna, sono felici di dare il via alla rassegna VISIONI DELLA MENTE. La salute mentale al cinema

Questo inedito ciclo di incontri sul rapporto tra la salute mentale e la settima arte, a cura di Walter Ronzani, é pensato come una stimolante occasione di approfondimento grazie agli interventi di professionisti, registi, attori e terapeuti, e al contributo di materiali audiovisivi, quali film, documentari ecc. 

La rassegna si svolgerà da gennaio a giugno con cadenza mensile, il cui ultimo incontro confluirà naturalmente nella programmazione del Festival Gli Stati della Mente.


Questo ciclo di incontri propone un percorso attraverso i tre temi chiave de Gli Stati della Mente:
#Corpo_La cura della mente attraverso quella del corpo, e delle sue esigenze.
#Sguardo Femminile_La specificità dello sguardo femminile sul tema della salute mentale.
#Luoghi_La trasformazione dei luoghi di cura tra passato e presente.

Visioni della Mente avrà luogo presso la Saletta Lampertico – fianco Cinema Odeon, corso Palladio 158, Vicenza. È consigliata la prenotazione.
Ingresso: Singolo incontro OFFERTA MINIMA 4 €. Abbonamento al ciclo di 6 incontri: 20 €
Il pagamento avviene in sede di evento.

 

PROGRAMMA

LUNEDÌ 15 GENNAIO – ORE 20:30

#Corpo

L’ARTE E LA SALUTE MENTALE
Il rapporto virtuoso tra arte e salute mentale produce continui casi di studio che dimostrano gli aspetti positivi di questo approccio. In particolare nei percorsi di arte performativa il corpo può diventare uno strumento per raccontare ed esprimere i propri sentimenti e sensazioni.
Incontro con Petra Cason Olivares, direttrice artistica de Gli Stati della Mente e Walter Ronzani, curatore della rassegna.
L’incontro sarà supportato dalla visione di FRANK di Larry Abramson (Regno Unito, Irlanda / 2014 / Commedia musicale / 95 min)

Jon (Domhnall Gleeson) è un giovane aspirante musicista. Desideroso di raggiungere il successo, scoprirà di avere fatto il passo più lungo della gamba quando si unirà a una banda di eccentrici musicisti pop guidati dal misterioso ed enigmatico Frank (Michael Fassbender), un genio della musica che indossa costantemente una maschera di cartapesta.
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LUNEDÌ 12 FEBBRAIO –  ORE 20:30

#Luoghi #SguardoFemminile

LA CITTÀ E IL LUOGO DI CURA
Il racconto di una città, Trieste, e i suoi abitanti i quali, negli anni Settanta, sono entrati in osmosi con l’ospedale psichiatrico che sulla spinta di Franco Basaglia apriva le sue porte:  i malati erano liberi di uscire e i cittadini di entrare. Una storia sospesa tra realtà e immaginazione, affidata al talento della regista Erika Rossi, ospite della serata.

A seguire proiezione del film
TRIESTE RACCONTA BASAGLIA di  Erika Rossi (Italia / 2009 / documentario / 50 min)

Il documentario si propone di ricostruire il difficile percorso dell’equipe del dottor Basaglia per trasformare l’Ospedale Psichiatrico in luogo di cura, e di ripercorrere il viaggio che ha restituito identità alle persone, e dignità agli uomini. Il periodo oggetto d’interesse è quello che intercorre tra l’arrivo di Basaglia a Trieste nel 1971 e la sua partenza definitiva nel 1979. Otto anni di rapporto controverso quello fra lo psichiatra veneziano e la città: dov’era, infatti, Trieste mentre il mondo guardava ad essa come luogo rivoluzionario, nel quale si volevano cambiare le cose, fucina di una nuova visione del mondo sostenuta da un condottiero coraggioso affiancato/sorretto da un esercito di giovani? Come era percepito il lavoro di Basaglia dalla cittadinanza? Chi ha assistito all’uscita del Marco Cavallo (statua di un cavallo di bronzo, storico simbolo della rivoluzione, usato come ariete per sfondare il cancello dell’ospedale)? Come ricorda quei volti e quell’entusiasmo?
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LUNEDÌ 12 MARZO – ORE 20:30

#SguardoFemminile

L’ALTALENA EMOTIVA DELLA MATERNITÀ
La “maternità”, colta nelle sue diverse sfumature: un intreccio di emozioni e vissuti non solo positivi, ma anche ambivalenti, a volte persino perturbanti. Quando questi prevalgono, se vissuti in solitudine, non condivisi, riconosciuti e compresi, possono trasformare questa esperienza vitale in sofferenza. Ne possono risentire i genitori, in particolare le madri, i loro figli e le relazioni reciproche. Incontro a cura di Kairos Donna con Elisabetta Marchiori, psichiatra e psicoanalista.

L’incontro sarà supportato dalla visione di
…E ORA PARLIAMO DI KEVIN di Lynne Ramsay (Regno Unito, USA / 2011 / Drammatico / 112 min)

Eva (Tilda Swinton) è una donna che ha messo da parte ambizioni e carriera per dare alla luce Kevin. La relazione tra madre e figlio è però molto difficile sin dai primissimi anni. A quindici anni Kevin compie un gesto irrazionale ed imperdonabile agli occhi dell’intera società. Eva lotta contro una profonda amarezza e atroci sensi di colpa. Ha mai amato suo figlio? È in parte colpevole di ciò che ha fatto Kevin?
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LUNEDÌ 16 APRILE – ORE 20:30

#Corpo

SESSUALITÀ E DISABILITÀ
Una vita senza il contatto intimo con un corpo femminile (o maschile), pur avendo le normali pulsioni ed esigenze di tutto il resto del genere umano. Aver voglia di avere una persona accanto con cui tenersi per mano e baciarsi, ma non poterla avere.

La Dott.ssa Carla Meneghin, ci racconta di Enea, un suo giovane paziente autistico che il protagonista del documentario THE SPECIAL NEED.

THE SPECIAL NEED di Carlo Zoratti (Italia /2014 / Documentario / 83 min)

Il film è interamente costruito intorno ad Enea, un ragazzo autistico di 29 anni che, grazie a un aiuto terapeutico intelligente, è riuscito a stabilire delle relazioni con altre persone. Ma non sa fingere, è un essere umano senza filtri sociali che avvicina gli altri con lo stesso imbarazzante candore di un bambino selvaggio. Solo che Enea non è cresciuto in una foresta e intorno, per una volta, ha un contesto amorevole di amicizia e vita famigliare. Il problema è una società che non lo contempla come adulto ma lo condanna per legge a una vita di eterno minore.
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LUNEDÌ 14 MAGGIO – ORE 20:30

#Luoghi

L’ARCIPELAGO VENEZIANO
Il sistema di cura veneziano, prima della Legge Basaglia, prevedeva il confinamento dei casi più gravi in due strutture situate nelle isole di San Servolo e San Clemente. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Dei protagonisti dell’epoca racconteranno l’evoluzione degli ospedali psichiatrici veneziani negli anni ’80.

L’incontro sarà supportato dalla visione di
SAN CLEMENTE di Raymond Depardon (Italia, Francia /Anno 1982 / Durata 99’)

San Clemente è il nome di un ospedale psichiatrico ubicato in una piccola isola al largo di Venezia. Qui passano le loro giornate pazienti dai trascorsi diversi, seguiti da vicino dalla cinepresa di Depardon nei loro scambi e negli incontri con dottori e familiari. Siamo nel 1980, l’ospedale è sul punto di chiudere e Depardon, dopo un primo reportage fotografico, torna a San Clemente per documentare con empatia e dolcezza le vite che lo abitano prima che si disperdano.
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DOMENICA 10 GIUGNO – ORE 15:30

#Luoghi

RIGENERAZIONE DEI LUOGHI
Il monastero di Sant’Eframo Nuovo è una struttura monumentale di Napoli che, per molti anni, è stata un Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Questo luogo di sofferenza ora si è trasformato in uno spazio di creazione artistica e culturale. Il regista vicentino Andrea Canova presenterà il suo documentario dedicato interamente a questa realtà.

JE SO’ PAZZO di Andrea Canova (Italia / 2017 / Documentario)

Il documentario “Je so’ pazzo” racconta l’ex OPG Sant’ Eframo attraversandolo nei luoghi della memoria insieme a Michele Fragna e alla sua esperienza di internamento, fino a testimoniare l’attuale processo di riconversione che ogni giorno avviene grazie al lavoro del Collettivo “Je so’ pazzo”, che ha trasformato quello che era un luogo di reclusione in uno spazio aperto di cittadinanza attiva.
A sette anni dalla chiusura, l’ex ospedale psichiatrico giudiziario, ospitato nel seicentesco complesso del monastero della Concezione o Sant’Eframo Nuovo, nel rione Materdei a Napoli, giaceva in uno stato di degrado e di completo abbandono, senza alcun progetto di recupero. Il Collettivo “Je so’ pazzo” ha denunciato fin da subito le condizioni dell’edificio, riuscendo a ripulire e recuperare diverse zone della enorme struttura e trasformando quello che era stato un luogo di pena e di sofferenza in un posto più vivo e colorato che mai, accogliente e aperto a tutti. Il film è un piccolo miracolo produttivo di Inbilicoteatro e Film, realtà accreditata sul territorio nella ricerca teatrale e audiovisiva, che ha dato vita a progetti come lo spettacolo teatrale “Il Sole di Notte” di Ramona Tripodi con il disegno luci di Cesare Accetta, tra gli spettacoli insigniti, nel 2014, del “Premio Landieri – Premio di impegno per il teatro civile”, o come il cortometraggio “Il Vicino” di Andrea Canova, con la scrittura sonora di Marco Messina.
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