In scena due narratori che accompagnano lo spettatore accanto ai primi anni di Vincent Van Gogh, anni in cui faceva il venditore, l’insegnante e tentava di divenire pastore protestante. Con frequenza sempre più elevata, proporzionata all’urgenza di vita di Vincent, la parola raccontata lascia il posto a quella detta e vissuta in prima persona da Theo e Vincent, attraverso le loro lettere. Si svelano così, con vampate di fuoco, il rapporto tra i due fratelli, la loro interdipendenza, la fatica e lo sforzo per diventare pittore, il suo incontenibile “bisogno di religione”.
Quest’opera vuole essere un omaggio a Van Gogh ma anche un momento di riflessione sull’arte e la vita. Forse in nessun altro autore come in Vincent Van Gogh si sente quanto queste due dimensioni siano fuse nella e dalla passione, intesa in entrambe le accezioni della parola: entusiasmo e sofferenza
A cura di Andrea Picco, con Andrea Picco e Nadir Basso
Testo di Roberta Radich
Il Centro Capta è un collettivo di psicologi e volontari che dal 2005 lavora per promuovere la crescita personale e la cura delle relazioni nella comunità.
Andrea Picco è psicologo, drammaterapeuta e attore. Si occupa da più di dieci anni di teatro nella sua accezione sociale e terapeutica. Conduce diversi gruppi formativi orientati alla crescita personale attraverso il teatro, l’arte e la creatività.
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Evento realizzato in collaborazione con Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti O.N.L.U.S