I risultati della prima edizione del Premio States of Mind

“Racconti Limbici”, sottotitolo del Premio States of Mind, si articola come raccordo tra l’esperienza espositiva prettamente dedicata alle arti visive contemporanee ed il bacino culturale e sociale del Festival “Gli Stati della Mente”, promosso dall’associazione culturale vicentina Laboratorio Arka, che nell’ultimo biennio ha irrorato il tessuto della città di Vicenza con una riflessione poetica e scientifica intorno ai temi della cosiddetta “salute mentale”, grazie anche alla collaborazione con l’Azienda ULSS 8 Berica e lo stesso Comune di Vicenza, entrambi enti patrocinatori del progetto.

Creato un terreno di adesione e coinvolgimento della città attraverso l’approfondimento del tema durante il periodo del Festival attraverso il cinema, il teatro, la musica e la danza, il Premio States of Mind rappresenta sicuramente il momento sperimentale più radicale dell’intero progetto 2018/2019.

Come? Semplicemente chiedendo agli artisti di essere ciò che sono e dedicando al momento espositivo la raffinatezza di uno spazio palladiano nel cuore effettivo e metaforico di Vicenza: luogo deputato ad accogliere la mostra è stato, infatti, il cinquecentesco Palazzo Valmarana Braga, nel centralissimo corso Fogazzaro.

“Racconti Limbici” diventa per gli autori una traccia da interpretare: la possibilità di mettere a frutto attraverso un’opera d’Arte quella sensibilità che spesso sfugge o si discosta, rimanendo elusa. Si tratta di raccontare zone del pensiero e della vita che fanno del confronto con il limite ed il “margine” un momento rischioso ma nutriente di relazione con l’alterità e con l’imprevedibile.
Tale metodo è stato il filo conduttore dell’intero processo: dalla genesi delle opere, al loro entrare in discussione con gli spazi palladiani, fino al momento della fruizione della mostra, che non può certo definirsi canonica.

Apposite visite guidate con la curatrice Petra Cason hanno illustrato il percorso delle opere con opportuni approfondimenti e dibattiti. Al visitatore solitario, nei suoi opportuni silenzi, si è voluto offrire un punto interrogativo sul procedere della sperimentazione del linguaggio poetico. Occasione rara in un contesto che ha visto rassegne sull’arte moderna, già ben storicizzata, ma avulso da ogni riflessione sulle avanguardie più attuali della proposta artistica.

Le adesioni degli artisti, oltre 170, rappresentano un primo traguardo importante, come la soddisfazione – a mostra allestita – dei 15 selezionati. Importante il rapporto con partner istituzionali come PAV – Parco Arte Vivente, Fondazione Bevilacqua La Masa, e Archivio Viafarini per la diffusione, in termini qualitativi, del bando a livello nazionale. Altrettanto importante il lavoro della commissione di esperti che ha provveduto a selezionare le 15 opere finaliste. Per scelta della Curatrice del Premio, Petra Cason, la giuria si è venuta determinando sulla base di comprovate qualità professionali nel campo dell’arte, a livello di docenza accademica, attività curatoriale indipendente e istituzionale. Pertanto la commissione, composta da Orietta Brombin, Simona Bordone, Luigi Viola, Gabi Scardi e Riccardo Caldura ha selezionato le opere di Camilla Alberti, Fulvio Ambrosio, Martina Antonioni, Alisia Cruciani, Cristina Cusani, Chiara Enzo, Giovanni Ferrara, Aischa Gianna Muller, Matteo Pizzolante, Eleonora Quadri, Fabio Ranzolin, Nuvola Ravera, Eleonora Roaro, Michele Tajariol, Matteo Vettorello.

Come vuole la logica del Premio, che ha inteso promuovere e sostenere l’attività artistica under 35, c’è un vincitore, Michele Tajariol. Evitando con coraggio la richiesta economica di una quota di partecipazione, ritenuta offensiva della dignità autoriale, non si è voluto incardinare un premio in danaro, piuttosto gettare un ponte: l’artista verrà sostenuto per un periodo di residenza e per la realizzazione di una mostra personale presso una struttura accreditata, la Fusion Art Gallery di Torino.

Il Premio NiceFall per la videoarte ad Aischa Gianna Muller, che disporrà per la propria ricerca di un dispositivo altamente innovativo, messo a disposizione dall’azienda NiceFall, appunto.
La linearità delle scelte di “merito” si è voluta incardinare sui concetti di rispetto e lealtà, sincerità e cooperazione per una sfida che certamente ha rappresentato un punto anomalo ma stimolante per l’intera città. Tale atteggiamento è dettato anche dal ripetto per partner istituzionali come SIAE – MiBAC nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”, che ha sostenuto economicamente il progetto, così come ha trovato sostegno da parte di Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank.
I numeri a confermarlo: 200 persone all’inaugurazione per una stima complessiva di circa 1000 visitatori nei diciassette giorni di apertura della mostra. La partecipazione da parte di gruppi di utenti di comunità di accoglienza e sostegno di ambito sociale a visite guidate realizzate “ad hoc” ha ulteriorimente arricchito i momenti di scambio e riflessione tra l’ente organizzatore e il pubblico più sensibile.

Ph. courtesy Sara Cecchetto